venerdì 13 febbraio 2009

La percezione simbolica delle donne

L'Arte Alchemica suggerisce un approccio diverso all'esistenza. Le opere dell'arte rinascimentale, le vicende mitologiche, le favole, i romanzi e le trame del cinema possono agire sulla mente subconscia e risvegliare il desiderio di conoscere più a fondo il significato dell'Opera alchemica ( e della propria vita).

Ogni vita è un'opera alchemica. Le esperienze che ci capitano sono iniziazioni a livelli più profondi e complessi di comprensione alle quali la mente si deve adeguare.

Se la "mente" non sta al passo con lo "spirito", accade inevitabilmente una crisi che si manifesta a livello psicosomatico, oppure esistenziale.
Le malattie, gli incidenti, i lutti, le separazioni, le perdite di denaro, di stima, di valore, e i conflitti sono occasioni per espandere l'intelligenza,la coscienza e la conoscenza di relazione.

Invece ci piace rimanere ancorati al vecchio stile di vita e ai nostri schemi di interpretazione della realtà, chiusi nel nostro personale, unico ed originale punto di vista; persino orgogliosi (stupidamente) di ciò che pensiamo e conosciamo di noi stessi e della vita.

L'Arte Alchemica invece conduce gradualmente l'alchimista a diventare Testimone di ciò che gli accade. Il progressivo distacco dagli avvenimenti della vita avviene attraverso la conoscenza delle immagini.

Se impariamo a leggere le immagini, e cioè la luce riflessa dalle cose, possiamo osservare la nostra vita come fossimo spettatori di un film, di cui siamo attori, registi e produttori. Lo stesso concetto viene ribadito da Giorgione che raffigura se stesso intento a contemplare due donne.

La donna vestita di bianco è colta nel gesto di tenere la mano destra (i cinque sensi della mente) sul cuore di una donna vestita di nero, dal profilo decisamente greco. L'artista è al centro, tra le due, spettatore distaccato del divenire dei fenomeni che possono essere interpretati solo alla luce della conoscenza simbolica (la donna in bianco) e della spiritualità alchemica (la donna in nero è il simbolo della Tragedia greca).

Giorgione possiede l'arte della conoscenza simbolica perchè è riuscito a collegare i cinque sensi della mente (percezione razionale, intuizione trans-logica, decodificazione - analogica, letterale, anagogica, simbolica, metaforica e allegorica-, interpretazione e memoria di sintesi), con il cuore della sapienza greca.

La cultura greca è stata la prima a codificare gli archetipi che albergano nella psiche umana in poemi, storie, leggende e tragedie che testimoniano la conoscenza di un preciso tragitto simbolico realizzato da Ermete (il Conoscitore), l'energia spirituale in grado di accendere la fiammella sul capo dei due Dioscuri e illuminare il cammino degli Argonauti, i cercatori spirituali.

Lo sviluppo della percezione simbolica peculiare delle donne dischiude le porte della conoscenza dei processi di congiunzione del senso estetico (il bianco) con il senso tragico della vita (il nero) inaugurato dai greci. Difficile comprendere la realtà se non si riconoscono i modelli e gli archetipi con cui la natura umana si manifesta immutabile nel tempo, e, viceversa, non è possibile comprendere l'Arte se non si possiede la chiave filosofica (i tre ritratti del Sè) per disgiungere il senso tragico (archetipi) dal senso estetico (immagini).

L'Arte Alchemica offre così uno strumento per comprendere noi stessi "leggendo" le immagini prodotte dagli altri. In ogni immagine è presente l'archetipo, il simbolo e il segno in grado di comporre l'emblema, l'allegoria, la metafora necessaria alla nostra mente per ricomporre il disegno spirtuale di nascita, stravolto nell'età adulta dall'emergere dell'ego materiale, sociale e intellettuale.

Ogni artista, scrittore e poeta compone la propria opera per soddisfare il bisogno "spirituale" di ricomporre il puzzle. Utilizzando le qualità intrinseche del sè cognitivo (il cervello connesso con il cuore) collegato ai due occhi (il sè intuitivo e il sè razionale) ogni individuo può iniziare la Piccola Opera di trasformazione della coscienza individuale in coscienza transpersonale.

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