lunedì 2 marzo 2009

La Coscienza femminile come modello cognitivo




La letteratura, il cinema e l'arte si insegnano come sia possibile raggiungere livelli elevati di percezione, intuizione e conoscenza della realtà senza dover studiare cose inutili o frequentare corsi di specializzazione. Le donne, gli scrittori e gli artisti imparano attraverso i sensi corporei (il secondo chakra) e riescono a sviluppare con il tempo i sensi mentali (il quarto chakra) e infine, a uno stadio più evoluto di sintesi delle conoscenze, a scoprire le verità nascoste tramite i sensi dell'intelletto (il sesto chakra).

Il riferimento alla cultura tantrica è indispensabile per capire come il senso di se mentale che evolve consapevolezza percettiva (il putto con le ali) sia il fondamento della spiritualità alchemica universale. Anche in Occidente gli alchimisti descrivono lo stesso fenomeno evolutivo sperimentato dai tantrici disegnando i tre gradi di sviluppo della percezione cognitiva (la lancia tenuta in mano dal bambino) che si conquistano seguendo le Leggi della Grande Madre.

I sensi corporei indagano il mondo minerale (il primo stadio della colonna), metafora della realtà dominata dagli istinti di base; i sensi della mente invece riescono a indagare il mondo vegetale (il secondo stadio) in cui fioriscono le sensazioni, le emozioni e i sentimenti che ci informano della presenza dell'amore o del conflitto; i sensi dell'intelletto, infine, riescono a penetrare nel mondo dei miti e degli archetipi (il terzo stadio) e a comprendere i giochi della coscienza simulati dalla libido maschile e femminile.

Oltre il terzo stadio inizia il mondo delle iniziazioni all'Arte della Percezione, luogo di beatitudine in cui si apprende direttamente dal latte della conoscenza che sgorga dal seno della Grande Madre. Occorre quindi evolvere nelle potenze femminili (secondo, quarto e sesto chakra) e sviluppare quel minimo di autocoscienza in grado di attizzare, attraverso la percezione sensoriale (la lancia), il fuoco della conoscenza e il fumo sacro (l'adrenalina) che scaturisce dall'eccitazione psichica di essere amati e nutriti dalla Grande Madre, metafora della "Mente Universale" che si realizza al termine della Grande Opera.

L'alchimia dei sensi fisici, mentali e spirituali è descritta dalle opere degli artisti che scrivono e dipingono ciò che conoscono con i propri sensi , e non tramite elucubrazioni intellettuali. Questo sono solo degli esempi:

1. Il romanzo "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen descrive con particolare acume la sostanziale differenza di metodo che caratterizza l'indagine maschile (azione) da quella femminile (percezione). L'orgoglio maschile e il pregiudizio femminile possono risolversi creativamente se le parti invertono i ruoli e la percezione femminile, procedendo ad osservare, scrutare, sondare e filtrare dal passato gli elementi positivi da conservare e valorizzare, assume il ruolo di guida dell'azione.

2. Il film "La ragazza con l'orecchino di perla", ispirato dalle opere di Veermer, pone in risalto il ruolo della suocera (la percezione cognitiva della realtà fondata sulla produzione del denaro), della moglie (la percezione emotiva della realtà fondata sulla pulsione a tutelare l'equilibrio famigliare) e della serva (la percezione sensoriale del punto di equlibrio fra dimensione interione e realtà dei conflitti), in rapporto all'azione creativa del pittore. Il film descrive in sintesi la capacità della percezione femminile di individuare istintivamente il punto di l'equilibrio compromesso dall'irrompere della luce (l'azione creativa) all'interno dello spazio domestico (l'anima).


3. Nel dipinto "Donna con Bilancia (1664) , Veermer descrive in metafora il talento della percezione sensoriale della donna (la virtù della Prudenza/Bilancia/Giustizia celebrata dai greci) di riportare ordine ed equlibrio (oppure il suo contrario) all'interno della coscienza sociale (il panno blu). La naturale alchimia delle sensazioni in emozioni cognitive e sentimenti morali (la collana di perle) evolve infatti nella capacità istintiva dell'anima creativa (la donna è incinta) di giudicare l'azione e discriminare la qualità della luce presenti in ogni forma di rapporto sociale (la bilancia). Alle spalle della donna Veermer colloca il dipinto della Trasfigurazione, metafora dello stadio finale del processo di "purificazione" delal libido che sostiene l'azione creativa dell'individuo nella società.

4. La percezione intuitiva dell'anima è ancora relegata al ruolo di "serva" all'interno dei processi decisionali messi in atto dalle società evolute, confinata a svolgere un debole ruolo di critica sociale quando i "giochi sono già fatti" e i "buoi sono già fuggiti dalla stalla".

La cultura della solidarietà, della pace, della condivisione delle risorse, del rispetto delle differenze, della tutela dell'ambiente e del patrimonio artistico non ha un fondamento nell'etica religiosa, nella compassione o nella carità. La coscienza civile ha origine dalla sviluppo della percezione femminile di cogliere il giusto equilibrio tra le parti e l'insieme e tra l'insieme e i suoi singoli componenti.

Lo sviluppo della percezione attraverso le sue potenze assume un ruolo cardine nella costruzione dell'equilibrio psicologico, sociale e culturale individuale e collettivo. Vermer è stato l'artista che più di ogni altro ha esplorato e codificato tutte le possibili varianti indotte dalla variazione della luce all'interno di uno spazio domestico. La ricerca artistica si dispiega naturalmente anche se l'artista dipinge gli stessi soggetti per tutta la vita. Anzi. E' più facile che la sperimentazione ossessiva dell'equilibrio compromesso dalla luce, considerata da Vermeer l'essenza di ogni colore, abbia l'effetto di stimolare precocemente la sensibilità artistica.

La sensibilità artistica si struttura in quattro atti: equilibrio, intensità, profondità e astrazione dell'immagine. L'artista che compone le "quattro pietre angolari" della "Percezione alchemica realizza la "Pietra filosofale" degli alchimisti rinascimentali, metafora di una accentuata capacità di tessere le trame della composizione artistica con acume, sapienza, esperienza e originalità. E' ovvio che l'artista non è interessato a queste considerazioni "prive di utilità" immediata. Tuttavia chi impara a leggere il "valore" delle immagini lasciando da parte "Orgoglio e Pregiudizio", può scoprire un giorno di possedere il talento di percepire non tanto la "bellezza" delle forme artistiche, ma anche i sentimenti, i sogni, le speranze, i dubbi e i conflitti vissuti non solo dall'artista , ma anche dalle persone che condividono con noi la realtà quotidiana.

La percezione della bellezza interiore, del piacere estetico e della castità spirituale è la meta dell'alchimista rinascimentale. Valori ormai perduti nel limbo della dimenticanza di chi siamo e di cosa siamo stati.

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