martedì 10 febbraio 2009

L'emisfero sinistro delle donne


Se immaginiamo il Monte Olimpo come una raffigurazione simbolica del cervello, è possibile comprendere la differenza sostanziale tra il Regime di Giove e il Regime di Saturno. Saturno governa la costruzione del mondo materiale, delle città, dei mercati, dell'economia e della scienza che sostiene l'innovazione tecnologica.

Viene raffigurato con la falce in mano poichè il Dio della razionalità finalizzata agli scopi non esita a falciare e uccidere i propri figli che disobbediscono alle leggi, alle autorità, ai pincipi morali, ai dogmi della Chiesa. La civilizzazione dell'uomo "inizia" 5000 anni fa quando Saturno uccide il padre Urano (l'età mitica), mentre il concetto di progresso, la pratica del potere e la ricerca della ricchezza prende avvio (metaforicamente) quando Prometeo ruba il fuoco della tecnica inaugurando l'età della logica, della geometria, del pensiero astratto, della scrittura e dell'economia di mercato.

Prometeo chiude l'età mitica caratterizzata dalla potenza arbitraria degli dei per aprire l'età storica caratterizzata dall 'potenza' che l'uomo guadagna attraverso la razionalizzazione delle risorse naturali, umane ed economiche. Saper badare a se stessi ed essere autonomi richiede lo sviluppo del senso di responsabilità peculiare delle facoltà dell'emisfero sinistro; allo stesso tempo richiede la capacità del sacrificio, della rinuncia e dell'astinenza in vista di un futuro migliore (Saturno governa il segno dell'Acquario, rappresentato da una donna con un vaso) e l'attitudine di organizzare e gestire le risorse proprie e altrui al fine di ottenere il massimo utile con il minimo sforzo (il segno del Capricorno, la capra).

Alla civilizzazione, al progresso tecnologico e alla crescita economica corrisponde la liberazione dal bisogno, dal sistema di credenze tradizionali, dai tabù e dalle paure ancestrali di un possibile castigo divino. Il pensiero razionale greco tuttavia non si dimentica della dimensione mitica in cui affiorano gli archetipi che costellano la psiche umana.

Mentre la ragione illuminista priva l'uomo delle facoltà della memoria e innesca il meccanismo consolatorio della nostalgia, per cui si guarda al passato come all'innocenza perduta durante l'infanzia del "cervello umano", il pensiero greco, e poi rinascimentale, mantiene il legame con la dimensione simbolica e spirituale che emerge dalla narrazione dei miti contenuti nelle leggende, nelle tragedie, nei poemi, nelle poesie e nelle favole della tradizone orale.

Non è un caso che già alla fine del Seicento iniziano ad apparire nell'arte espressioni nostalgiche del passato come le rovine delle antichità, i ruderi delle civiltà precedenti, mentre proliferano ovunque quadri pastorali caratterizzati dalla semplicità dei piaceri campestri, dove una visione idilliaca della natura è ormai ritenuta una visione impossibile dopo l'intervento delle forze artificiali che hanno promosso il progresso.

I meriti di Saturno sono sotto i nostri occhi. Non è il caso di negare le virtù del pensiero razionalizzatore. Nessuno lo ha mai fatto, soprattutto i greci e i romani, anche se permane nel subconscio collettivo l'esigenza di bilanciare una vita finalizzata a raggiungere scopi, merci e piaceri con le virtù ispirate dalla religione, dalla filosofia e dall'arte. L'emisfero sinistro non è felice. Anche il Dottor House, fine e geniale rappresentante della logica binaria che include o esclude le patologie attraverso un percorso metodologico basato sulla verifica empirica delle ipotesi, non si sente felice e abusa di droghe, bevande, stimolanti e forme sostitutive del piacere fisico, sensoriale ed emotive.

L'infelicità saturnina evolve socialmente nella nostalgia e nell'utopia, mentre l'individuo precipita in uno stato di depressione, insoddisfazione e malinconica tristezza. Eschilo (Prometeo incatenato) fa pronunciare a Prometeo le parole: "Li ho resi, da infanti quali erano, razionali e padroni della loro mente", ma questo è solo un primo passaggio evolutivo. "E' nessario ora una profonda trasformazione antropologica capace di congedare l'uomo dalla nostalgia (e dalla depressione), per aprirlo al progetto e alla previsione" (Galimberti, Psiche e Tecne)

Solo recentemente la cultura ha compreso che il significato della vita non è rintracciabile nei simboli che si agitano nel subconscio. La farmacologia psichiatrica, la terapia psicologica e l'analisi psicoanalitica possono solo lenire il dolore, la sofferenza e l'angoscia provata dalla "castrazione saturnina" che non ci scinde tra i due emisferi cerebrali, ma relega la ragione discorsiva "femminile" conquistata dai filosofi greci e dagli artisti rinascimentali, nelle stanze delle biblioteche o dei musei, e per analogia, in alcune stanze del nostro cervello.

Da almeno quattro secoli la Ragione discorsiva, peculiare del Regime di Zeus, modello di perfezione, sapienza e umanità, è stata dimenticata e confinata nei luoghi della cultura istituzionalizzata non meno di di un animale all'interno di uno zoo. Esiste un modo diverso di condurre la razionalità a perseguire gli scopi e prefigurare le mete necessarie all'anima per godersi la vita in tutti i suoi aspetti. La razionalità femminile, per sua natura figlia delle metamorfosi di Zeus, è il modello tuttora praticato dalle coppie e dalle famiglie benestanti.

Tuttavia esiste una potenzialità straordinaria della ragione discorsiva femminile di mutare non solo le condizioni materiali e psicologiche degli individui, ma anche quelle culturali e spirituali, e , per riflesso, economiche e produttive. L'emisfero sinistro delle donne (Zeus) è diverso da quello maschile (Saturno). Le donne sono portate a integrare le esperienze del passato, la memoria, i sentimenti e la morale razionale delle madri all'interno di ogni decisione, mentre la razionalità maschile (Saturno) tende a separare, discriminare, distinguere, recidere i legami, agire prima di percepire, ecc....

Putroppo la letteratura femminile è ancora concentrata a rimarcare le differenze psicologiche, etiche e morali delle donne rispetto agli uomini e ad analizzare le diverse forme di linguaggio. Culturalmente siamo zero. Politicamente siamo zero. Socialmente siamo zero. Troppo prese a scimmiottare l'emisfero sinistro maschile pur di primeggiare e farci strada, paghiamo amaramente lo scotto di dover rinunciare all'immaginazione creativa di Zeus, la facoltà divina in grado di coniugare amore e denaro, successo e felicità, conoscenza e cultura.

Eppure l'emisfero razionale sinistro dei filosofi greci e degli artisti rinascimentali ha creato opere di immensa bellezza, conoscenza psicologica e spirituale della natura umana, comprensione della natura e soprattutto uso razionale degli archetipi nei processi di elaborazione dei progetti e delle previsioni.

L'archetipo, così come il simbolo, anticipa le azioni, i sentimenti e i pensieri umani. Si può prevedere cosa succederà domani se siamo in grado di utilizzare la logica discorsiva, simbolica e astratta, femminile , al fine di regolare la percezione su determinati elementi invece che altri.

Il significato della nostra vita non è dei simboli che definiscono il nostro status economico o culturale, esibiti con ignoranza ormai da tutti, ma delle cose "interiori" investite dalla percezione nella sua azione simbolica (vedi il post sulla "percezione interiore"). Infatti è l'anticipazione delle cose investite dalla percezione sensoriale femminile a far emergere il significato della realtà (venere in acquario è la celebrata Venere Urania amata dagli artisti), ma questa anticipazione è evento simbolico.

La cultura influenzata dallo sguardo femminile crea eventi simbolici in continuazione. Sono le donne a determinare il successo dei libri e degli artisti. Sono le donne che spostano il gusto estetico e determinano il rinnovamento dei bisogni dell'anima materiale. Ma se l'anima evolve appena nella dimensione simbolica, accade che la realtà appare in tutta la sua "infinita bruttezza" e si sente il bisogno di andare in cerca di qualcosa di veramente bello, utile e giusto per la nostra felicità.

Ciò che ci appare bello e attraente adesso, diventa invece il simbolo della nostra incapacità di creare bellezza e ricchezza. E' sufficiente riflettere sulle cose 'investite' dal nostro sguardo per capire che non siamo noi a decidere cosa fare nella vita, ma quella parte di cervello che si preoccupa di sostenere l'anima nel suo processo di metamorfosi.

Occorre avere "fiducia nel Sè" di rappresentare l'anima nel mondo attraverso un proprio complesso e particolare dispiegamento di simboli. L'anima comunica in continuazione, prima attraverso lo sguardo e poi attraverso le parole del 'cuore'. Chi ascolta l'anima e ne diventa il corpo, la mente e l'intelletto, diviene il Sè Supremo, Assoluto e poi Universale descritto dalle scritture Vediche di 5000 anni fa.

La filosofia alchemica nasce dalla ragione discorsiva e non dalla speculazione razionale operata attraverso parole organizzate in concetti astratti sempre più difficili da comprendere. Sono due cose diverse, come diverso è il cervello illuminato dall'anima dal cervello illuminato dall'ego. (vedi il film "Matrix")

Le favole insegnano più della filosofia di Kant e arrivano al cuore senza nessuna mediazione. Pure il Vangelo, il modello più riuscito di Arte alchemica, acquista altri significati se letto in quanto metafora dell'avventura dell'anima all'interno del corpo/identità/emisfero sinistro, peccato che per 500 anni ci sia sempre stato qualcuno più intelligente e erudito degli altri ad interpretarlo alla lettera.

Cristo è un modello di redenzione dell'io dalla tentazione di esercitare la volontà, il potere e l'avidità connessa alle potenzialità dell'emisfero sinistro di dominare la materia e la natura, ma vallo a spiegare ai cattolici che le donne sono esenti da questo pericolo e che non hanno nessuna intenzione di rimanere il capro espiatorio permanente della cultura sessista che limita l'intelletto femminile a ruoli subalterni, di ripiego e affiancamento dell'ego saturnino.

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